“La pioggia scrosciò violenta, scorrendo via rossa di sangue…”

7 Giugno 2020 di A.N.P.I. Biella Lascia un commento »

Ricordato il massacro del 4 giugno 1944 a Biella

Le parole con le quali Cesarina Bracco ci raccontò il massacro di 76 anni fa ci tornano alla mente con ancor più vigore quest’anno, mentre col il Prefetto Dr.ssa Fabrizia Triolo, il Sindaco della Città Claudio Corradino, il Presidente Provinciale dell’A.N.P.I. Avv. Gianni Chiorino e i rappresentanti delle Sezioni dell’ANPI Biellesi e di Ivrea, ricordiamo i ventuno Partigiani uccisi dai nazifascisti.

Rispettosi delle regole imposte per ridurre il contagio, non abbiamo attraversato la città con la Banda in testa, ma ci siamo ritrovati davanti al monumento, mascherinati e distanziati, con le bandiere inzuppate di pioggia, e tanta voglia di portare i nostri corpi in piazza ad accompagnare le nostre idee.

Quest’anno per la prima volta non possiamo contare sulla presenza del testimone Sergio Boraine, che da una finestrella rotonda in fondo alla piazza vide l’orrore e ce lo raccontò ancora nel 2016. E non ci sarà nemmeno il decano ultracentenario degli Alpini Silvio Biasetti, che da poco è andato avanti, come dicono i suoi commilitoni. Ancora l’anno scorso ci onorarono della loro partecipazione, che arricchì la cerimonia con una forte componente emotiva. La lista delle persone care che ci mancano è molto lunga, complice la vigliaccheria del virus che si è scagliato contro le persone più anziane e fragili.

La deposizione della corona floreale e le note del Silenzio del Maestro Massimo Folli danno il via alla cerimonia.

Dopo il saluto del Sindaco, gli interventi necessariamente stringati per le condizioni climatiche: dapprima il Presidente Chiorino che sottolinea le parole del Presidente Sergio Mattarella pronunciate in occasione della Festa della Repubblica, che indicano nell’unità la vera forza morale di questo Paese. Nell’intervento di Andrea Favario a nome della Sezione Valle Elvo e Serra l’invito a vigilare affinché le restrizioni che sono state necessarie finora non intacchino i Diritti dei cittadini.

L’impegno comune è quello di poter ritornare il prossimo anno ad una commemorazione con corteo cittadino ed accompagnamento musicale.

La breve, intensa cerimonia, si chiude, stasera dovremo far asciugare le bandiere. L’acqua che scorre verso via Pietro Micca non è più rossiccia di sangue, ma leggere i nomi e l’età di quei Partigiani giovanissimi fa ancora rabbrividire. Per questo non dimenticheremo, e non perdoneremo mai chi ha commesso quel massacro e coloro che ancora oggi li giustificano e li esaltano.

Luciano Guala

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