“Carola Rackete ha agito responsabilmente per salvare delle vite”

3 Luglio 2019 di A.N.P.I. Biella Lascia un commento »

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PROVINCIALE BIELLESE DELL’A.N.P.I.

Il comitato provinciale biellese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia vuole esprimere
sconcerto e indignazione in merito agli insulti rivolti alla capitana della nave della ONG Seawatch,
ritenendo che la questione vada ben oltre le decisioni politiche ma che sia una questione di difesa
dell’umanità e della Costituzione.

Carola Rackete ha agito responsabilmente per salvare delle vite. E’ libera poiché la magistratura
ha appurato che non sussistono reati. Il Ministro dell’Interno ha invece diffuso a questo proposito
un intervento inqualificabile, a dir poco forcaiolo.

L’Anpi protesta inoltre contro gli insulti sessisti indirizzati a Rackete, sia mentre scendeva dalla
nave che in seguito sui social network. Non si può urlare a una donna “spero che ti violentino” e
altre espressioni qui non ripetibili ; ancora più grave è stato il silenzio del Ministro dell’Interno che
ha taciuto dopo averla definita “sbruffoncella”.

Tutto questo è un preoccupante sintomo del degrado morale in cui il nostro paese è scivolato. Chi
fugge da fame e guerra è considerato un invasore, chi difende la vita e la dignità è diventato un
nemico ed è invece tollerato chi li insulta o augura loro lo stupro se donne.
Questa è una delle tante vicende che negli ultimi anni hanno visto parte dei cittadini/e italiani/e
esprimere in questi casi un odio e un’avversione prima inesprimibili.

Ricordiamo che nel periodo più buio della nostra storia, chi ha difeso stranieri o diversi per
religione e colore della pelle mentre erano in pericolo era considerato criminale e nemico dello
Stato. Ora ci si commuove sentendo le loro storie e si celebrano le loro azioni con cerimonie e
commemorazioni, mentre non ci si rende conto che chi oggi si comporta allo stesso è oggetto
della peggiore violenza verbale e mediatica.

Per questo motivo esortiamo a stare in guardia dal pericolo di una deriva verso una società chiusa
e discriminatoria e invitiamo tutti gli amministratori, le istituzioni e coloro che hanno un qualsiasi
ruolo pubblico a vigilare e reagire con fermezza di fronte a qualsiasi segnale di intolleranza e
razzismo.

 

 

 

 

 

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