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Febbraio 15th, 2019
Il Comitato Nazionale dell’Anpi esprime grande preoccupazione per la situazione creatasi in Venezuela e per i suoi contraccolpi internazionali. Vanno tutelati i principi fondamentali della convivenza internazionale: il principio dell’autodeterminazione dei popoli e della non ingerenza negli affari interni di un altro Stato sovrano, la difesa dello stato di diritto, la tutela dei diritti umani, il ripudio di qualsiasi violenza.
Il Comitato Nazionale dell’Anpi, nel pieno rispetto dell’autonomia del Venezuela, auspica che tutte le forze in campo in quel Paese – governo, opposizione, esercito, magistratura, società – compongano l’attuale crisi ritornando tutti alle regole dello stato di diritto, bandendo qualsiasi forma di violenza e garantendo assieme sia la libertà di espressione e di associazione sia i diritti delle forze d’opposizione.
Il Comitato Nazionale dell’Anpi critica ogni forma di ingerenza esterna, a cominciare dall’immediato riconoscimento da parte del presidente americano Trump e di numerosi Paesi europei di chi si è autoproclamato presidente.
L’ingerenza negli affari interni di Stati sovrani, in questo scorcio del nuovo secolo, è spesso sfociata in aggressioni armate o guerre civili, sempre con conseguenze catastrofiche, come in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Ucraina.
La presa di posizione del Presidente degli Stati Uniti ha profondamente diviso la comunità internazionale innescando reazioni e tensioni mondiali pesanti e molto pericolose. Nel nuovo mondo attuale, così carico di conflitti e di guerre, occorre invece una nuova spinta per la pacifica convivenza, per una fattiva collaborazione internazionale, per il pieno rispetto di ciascun popolo.
Le politiche dell’UE si devono ispirare ai principi del diritto, della solidarietà e della non ingerenza.
Il Comitato Nazionale ritiene necessario un intervento dell’ONU per scongiurare qualsiasi ingerenza esterna e per una pacifica composizione della crisi venezuelana.
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Febbraio 15th, 2019
Venerdì 8 Febbraio 2019
Serata ricca di emozioni al Museo del Territorio Biellese, dov’è stato proiettato il docufilm “Il Prezzo della Libertà. Angelo Cova, un professore antifascista”.
In apertura gli interventi del presidente del Comitato provinciale biellese dell’Anpi Gianni Chiorino, dell’assessore alla Cultura di Biella Teresa Barresi, di Angelo Penna, nipote del professor Angelo Cova, e di Piergiorgio Clerici, regista del docufilm.
Un ringraziamento va all’Assessorato alla Cultura del Comune di Biella, che ha patrocinato l’evento, consentendo di raccontare anche qui la straordinaria vicenda di Angelo Cova, luminosa figura di antifascista.
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Febbraio 3rd, 2019
Il Comitato Provinciale Biellese dell’A.N.P.I., in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Biella, ha il piacere di presentare – nell’ambito delle iniziative commemorative del Giorno della Memoria 2019 – il film “Il Prezzo della Libertà. Angelo Cova, un professore antifascista”, realizzato dalla Casa della Resistenza di Sala Biellese per la regia di Piergiorgio Clerici.
Oppositore del fascismo fin dagli anni Venti, Angelo Cova fu a lungo osteggiato dal regime prima di trovare impiego come insegnante a Biella. Tra i primi a partecipare alla formazione del movimento partigiano biellese, fu arrestato nel dicembre 1943 e deportato nel campo di sterminio di Mauthausen-Gusen, da dove fece ritorno nell’estate del 1945 ormai irrimediabilmente debilitato nel fisico.
Il film ricostruisce i tratti salienti della vicenda umana di Angelo Cova attraverso i ricordi della figlia Vittoria (1935) – integrati da ricerche d’archivio – e la preziosa testimonianza di Giulio Jona (1931), a cui nel dicembre 1943 la famiglia Cova offrì ospitalità e aiuto per sottrarsi alla persecuzione nazista contro gli ebrei.
Appuntamento VENERDÌ 8 FEBBRAIO alle ore 21:00 presso la Sala Convegni del Museo del Territorio Biellese (Chiostro di San Sebastiano – via Quintino Sella, 54) – Ingresso libero
Info: 340 9687191 /museoresistenzasala@gmail.com


Il Coordinamento Biella Antifascista aderisce con convinzione e invita a partecipare alla manifestazione l’Italia che resiste che si terrà sabato 2 febbraio nelle piazze di tante città italiane, tra cui Biella.
Le ragioni della nostra adesione sono le stesse che ispirano tutte le nostre azioni: mobilitarci collettivamente per contrastare la disumanità imperante, ormai fattasi senso comune e principio di governo, che condanna migliaia di persone a morire nel mar Mediterraneo e vuole imporre norme e stili di vita reazionari ai vivi.
Dalla strage quotidiana di migranti in mare agli atti di violenza xenofoba e nazifascista sempre più frequenti nelle nostre città, dagli attacchi medioevali ai diritti delle donne alle norme liberticide del decreto sicurezza, le azioni compiute da questo governo e dai suoi scherani e il consenso che riscuotono tra la popolazione ci impongono di reagire pubblicamente ad ogni occasione utile.
La manifestazione di sabato è una di queste occasioni: un momento in cui ritrovarsi, fisicamente, in piazza, per scandire con forza e chiarezza che è ora di porre fine a questa barbarie.
Per l’apertura immediata dei porti, la creazione di un corridoio umanitario europeo, il ritiro delle norme patriarcali e liberticide.
sabato 2 febbraio :: dalle 15 davanti al Comune di Biella
Biella è antifascista ribelle solidale.
Sabato 26 gennaio, ore 15:00, Casa della Resistenza di Sala Biellese: presentazione dell’installazione artistica di Nicoletta Feroleto, “La valigia di Friedl, l’acquarello di Doris, la poesia di Pavel”
Domenica 27 gennaio, dalle ore 9:00 alle ore 17:00, Villa Schneider, Biella:“Ricopiare, e mandare a memoria. Non dimenticare. Scriviamolo”

Domenica 27 gennaio, ore 16:30, Casa degli Alicesi, Alice Castello:“Le leggi razziali 80 anni dopo”Memoria dell’Olocausto e riflessioni sulla ricomparsa del razzismo 80 anni dopo

Proiezioni del docufilm“Il Prezzo della Libertà. Angelo Cova, un professore antifascista”:
Giovedì 24 gennaio, ore 12:00, I.I.S. Bona sede di Mosso
Martedì 29 gennaio, ore 8:40, Liceo Scientifico “Avogrado”, Biella
Un passaggio dell’intervento della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo, al presidio del 18 gennaio a Sesto San Giovanni
Il 18 gennaio circa mille persone si sono ritrovate in piazza, a Sesto San Giovanni, per protestare contro la decisone del Comune di concedere uno spazio pubblico a Casapound per una “conferenza”. La mobilitazione è stata indetta dal Comitato antifascista di Sesto,dall’ ANPI e dall’ Aned. Tante le adesioni, dai partiti ai sindacati, all’associazionismo democratico.
Guarda il passaggio dell’intervento della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo

A seguito della notizia riguardante l’intenzione dell’Agorà Palace di Biella di concedere i propri locali per lo svolgimento della “festa del tesseramento di casa pound”, il Comitato provinciale biellese dell’A.N.PI. ha inviato alla direzione dell’hotel il seguente appello:
Spett.le Agorà Palace,
abbiamo avuto notizia che domani sera 19 gennaio ospiterete l’associazione Casa Pound in una serata organizzata per il suo tesseramento.
Come voi saprete, questa formazione politica si rifà esplicitamente al programma politico del fascismo della Repubblica Sociale Italiana, fortunatamente sepolto dalla storia e dalla Costituzione Repubblicana.
In più, come potrete facilmente rilevare dai link che alleghiamo, le sue pratiche non si possono definire, per usare un eufemismo, “perfettamente democratiche”: i suoi militanti hanno riempito le cronache giudiziarie per fatti di violenza ai danni di oppositori politici, https://www.ilrestodelcarlino.it/…/167584-rissa_guardie_fed…https://roma.repubblica.it/…/aggressione_a_prati_fiscali_a…/, l’attuale presidente Gianluca Iannone è stato nel 2009 condannato a 4 anni per aver picchiato un carabiniere http://www.romagnaoggi.it/…/predappio-picchio-carabiniere-c… e, più recentemente nel 2018 a una multa per lesioni https://www.ilmessaggero.it/viterbo/condannato_gianluca_iannone_casapound_viterbo-3734130.html
Un militante iscritto a una sezione toscana si è reso responsabile di un grave atto di sangue, anche se il movimento ha tentato di prenderne le distanze https://www.lameteora.info/killer-gianluca-casseri-collabo…/.
La figlia del poeta Ezra Pound, a cui si riferisce esplicitamente il nome della formazione, ha pubblicamente diffidato tale formazione politica dall’utilizzare il nome del padre https://www.corriere.it/…/ezra-pound-denuncia_bef604a4-2e27…
Crediamo che anche Voi conveniate sull’inopportunità, civile e morale, di concedere visibilità – e associare il vostro nome – a una formazione politica i cui militanti e dirigenti si sono macchiati di fatti così gravi, soprattutto a Biella, insignita della Medaglia d’oro al valor militare dal Presidente Sandro Pertini nel 1981.
Vi informiamo altresì che questa email sarà pubblicata su tutti i canali informativi disponibili
Ci auguriamo pertanto che prevalga in voi lo spirito democratico che siamo sicuri vi anima e che annulliate la vostra disponibilità a ospitare la serata.
Il Comitato Provinciale Biellese A.N.P.I.

Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI a sostegno della decisione del Sindaco di Palermo di sospendere l’applicazione di una parte della legge sicurezza e immigrazione. L’intervista rilasciata a www.repubblica.it
L’ANPI con i Sindaci che resistono costituzionalmente
È un fatto molto positivo che alcuni Sindaci, per rispetto pieno della Costituzione, abbiano deciso di sospendere l’attuazione di quelle parti della legge sicurezza e immigrazione inerenti l’attività dei Comuni. Lo ha fatto per primo meritoriamente il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ed altri sindaci, altrettanto meritoriamente, stanno seguendo la sua strada. L’articolo 13 della legge nega al richiedente asilo in possesso del permesso di soggiorno la possibilità di iscriversi all’anagrafe e quindi di avere la residenza, impedendogli di conseguenza di usufruire di qualsiasi servizio, a cominciare dall’assistenza sanitaria. Migliaia e migliaia di persone, pur presenti legalmente nel nostro Paese, sono così giuridicamente cancellate. Ciò comporterà inevitabilmente il passaggio di gran parte di costoro all’illegalità, compromettendo ogni loro speranza e la sicurezza di tutti i cittadini. La coraggiosa decisione di Orlando e di altri Sindaci di non dare attuazione a tale articolo apre così anche sul terreno istituzionale quel percorso di resistenza civile che da tempo l’ANPI aveva auspicato non contro questo Governo in quanto tale, ma contro i provvedimenti che negassero i fondamentali diritti costituzionali ribaditi dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Se c’è un contrasto fra leggi e Costituzione, occorre che venga alla luce con chiarezza affinché la Corte Costituzionale possa pronunciarsi in merito. Ci auguriamo che ciò avvenga al più presto.
Carla Nespolo
Presidente nazionale ANPI
Roma, 3 gennaio 2019
Leggi l’intervista pubblicata il 4 gennaio su repubblica.it: https://www.repubblica.it/politica/2019/01/04/news/anci_carla_nespolo_sindaci_decreto_sicurezza_disobbedienza-215780233/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P5-S4.2-T1
“Ciò che è avvenuto al Senato – e avverrà alla Camera – sul voto alla legge di bilancio ci preoccupa fortemente, prescindendo da ogni valutazione sul merito. Siamo costretti a rilevare il grave vulnus che viene inflitto al Parlamento, letteralmente privato delle sue prerogative. Su questo piano la Costituzione è oltremodo precisa e va rispettata. Deve essere garantita la discussione più ampia e informata nelle commissioni e in aula. Al voto di fiducia si può ricorrere solo in casi estremi. Se queste regole elementari non vengono rispettare, si mette a rischio tutto l’impianto costituzionale e sopratutto la centralità del Parlamento, già fortemente incrinata anche dall’abuso dei decreti legge. Chiediamo con forza che questi sistemi non si ripetano più, che non si debba quindi costringere la Corte costituzionale e il Presidente della Repubblica ad intervenire. L’ANPI riafferma ancora una volta l’esigenza del rispetto assoluto delle regole dettate dai costituenti a garanzia dell’intero sistema democratico”
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
Roma, 23 dicembre 2018
VENERDÌ 14 DICEMBRE 2018 – ore 21
BIELLA – Museo del Territorio
