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Settembre 21st, 2019

Franco De Marchi ci ha inaspettatamente lasciati qualche giorno fa…
Aveva partecipato giovanissimo alla lotta di Liberazione nel Biellese nelle file della 2^ Brigata Garibaldi “Ermanno Angiono Pensiero”, distaccamento “Freccia”, con il nome di battaglia “Mela”.
Membro del direttivo provinciale biellese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, era stato sempre molto partecipe dell’attività svolta dal comitato, con la sua presenza e i suoi consigli; nei mesi scorsi era stato uno degli animatori dell’iniziativa “Visumse!”, conclusasi domenica 1 settembre nella “sua” Cossila con il ricordo di Sergio Ravetti “Terribile”.
L’Anpi provinciale biellese esprime il proprio cordoglio per questa perdita e sentite condoglianze alla moglie Rosanna, alla figlia Giovanna e a tutti i familiari di Franco.
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Settembre 21st, 2019
11 Settembre 2019
Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI per il quotidiano la Repubblica
La Presidente dell’ANPI, Carla Nespolo: “Lo ribadisco: si sciolgano le organizzazioni fasciste. La provocazione dei saluti romani sotto il Parlamento è l’ennesima prova che siamo di fronte ad un fenomeno che va fermato. Bene ha fatto Fb ad oscurare le pagine di CasaPound e Forza nuova. Ora mi appello al Governo e alla magistratura: basta tentennamenti, stop ai partiti e ai gruppi fascisti. Applichiamo fino in fondo la Costituzione”
Da “la Repubblica” dell’11 settembre 2019

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Settembre 6th, 2019
Sabato 7 settembre 2019, a partire dalle ore 21:00, presso la Sala delle Carrozze di Villa Mossa a Occhieppo Superiore si terrà la conferenza “I partigiani sovietici in Piemonte e la ricerca della loro identità“.
Promossa dalla Casa della Resistenza di Sala Biellese e dalla sezione A.N.P.I. Valle Elvo e Serra nell’ambito delle iniziative commemorative dell 75° anniversario del rastrellamento in Valle Elvo e Serra e dell’eccidio di piazza Q. Sella (28 maggio – 4 giugno 1944), con il patrocinio dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia e dell’Associazione culturale Russkij Mir di Torino, la conferenza vedrà la partecipazione della dottoressa Anna Roberti, presidente onorario di Russkij Mir, la quale illustrerà il ruolo dei partigiani sovietici nella Resistenza piemontese e le varie fasi della ricerca della loro identità, dal dopoguerra ai giorni nostri.
Nel corso della serata sarà inoltre proiettato il documentario di Anna Roberti e Mario Garofalo “Nicola Grosa, moderno Antigone” (2012), che affronta due importanti temi: la scoperta della figura del torinese Nicola Grosa e della sua epica impresa di seppellitore dei partigiani dispersi, con tutto il valore che può derivarne in un’epoca così disattenta alla memoria, e il contributo dato dai circa 5000 partigiani sovietici (600 in Piemonte) alla Resistenza italiana, ancora così poco noto.
Appuntamento SABATO 7 SETTEMBRE alle ore 21:00 presso la Sala delle Carrozze di Villa Mossa a Occhieppo Superiore.

Nota del Comitato Provinciale Biellese dell’A.N.P.I. su un articolo di Roberto Scucca
PRIMA CHE SI TRASFORMI IN VALANGA
Il Comitato Provinciale Biellese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha preso visione del garbato e rispettoso articolo comparso il 30 agosto scorso sul quotidiano online Biella24 a firma del sig. Roberto Scucca, così pregno di contenuti e di capacità riflessiva.
Il sig. Scucca fa riferimento a valori e concetti come dignità, cultura politica, onore, rispetto di chi ha idee o orientamenti politici diversi dai propri, manifestando anche una spiccata capacità di lettura della mente e dei cuori dei biellesi, che tutti senz’altro la penseranno come lui, e invitandoli a sputare addosso e a rendere la vita un inferno a chi, come succede in democrazia, fa errori anche gravi e la pensa diversamente. In quanto a dignità, onore e cultura politica non c’è male.
Ha fatto altresì sfoggio di una profonda conoscenza della storia degli ultimi 90 anni del nostro Paese, criticando chi crede ingenuamente che in Italia ci sia stata una dittatura. Ha definito i partigiani traditori e creatori di un paese di codardi, ignorando che grazie a loro e alla Resistenza, l’Italia pur avendo perso la guerra ha potuto, in questo caso sì con dignità, sedersi al tavolo con i vincitori.
Che risposta dare a questo intollerabile sproloquio è veramente un compito ragguardevole. La prima che ci viene in mente è di non fare alcuna replica. La seconda è di dargli alcuni indirizzi e numeri telefonici: di una buona Scuola per apprendere la buona educazione, la proprietà di linguaggio, la Storia ed altro ancora, ma ci fermiamo qui per non stressarlo troppo. E poi potrebbe essere utile uno Psico-terapeuta, di quelli bravi però, perché anche profani come noi capiscono che ci siano dei conflitti interiori irrisolti per spingere a reagire con questo ego smisurato e con la mania di onnipotenza (lo immaginiamo come un novello condottiero a guidare la piccola Biella al cambiamento del destino di un’intera nazione).
Se rispondere a lui è perdere tempo, crediamo altresì che sia utile denunciare questi atteggiamenti sempre più frequenti, e ad alzare la vigilanza per mettere in guardia che dai veleni che escono dal vaso di Pandora scoperchiato da una serie di personaggi, ultimo dei quali l’ex-Ministro dell’Interno.
Ricordiamo a tutti i cittadini che lo squadrismo fascista nacque in questo modo: piccoli episodi cui non si dava inizialmente peso, smottamenti del vivere civile che iniziano pian piano a scendere la china, fino a raggiungere una velocità ed un’ampiezza che li trasforma in valanga inarrestabile.
A coloro che si nascondono dietro questi attacchi, a chi finge di non vederli, a chi aizza a compierne altri , promettiamo che noi continueremo a denunciarli all’intelligenza delle persone.
A chi ci accusa di essere antifascisti, perché il prefisso anti è negativo, limitante e datato, replichiamo che noi siamo contro l’odio che voi generate, contro il razzismo ed il fascismo, ma siamo fautori di un nuovo Umanesimo in cui possano svilupparsi e crescere i valori positivi degli uomini e delle donne, liberi da pregiudizi e da chiusure mentali.
Valori che forse non capite ancora, o vi paiono troppo elevati da raggiungere, inginocchiati come siete davanti alle vostre nostalgie del Ventennio. Forse se cominciaste a tirarvi in piedi li trovereste meno impossibili.
A voi, che vi auto-considerate patrioti perché avete consegnato l’Italia alla Germania nazista;
a voi che agitate la libertà di opinione per compiere impunemente le vostre nefandezze ricordiamo che il fascismo non è un’ideologia, ma un reato; a voi ricordiamo che l’Italia è una Repubblica antifascista. E che noi continueremo ad impegnarci perché tale rimanga.
È molto impegnativo e difficile, forse non ci riusciremo. Ma lo faremo anche per voi che ci sputate e vomitate addosso.
Non sappiamo chi ha scritto i libri di storia su cui il sig. Scucca ha studiato, ma sappiamo chi ha scritto la storia democratica del nostro Paese.
Comitato Provinciale Biellese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo, sull’approvazione della “legge sicurezza bis”
Il voto di ieri al Senato non è stato altro che un patto di potere stipulato sulla pelle dei più deboli e contro i fondamentali diritti democratici, come quello di manifestare e protestare. Un voto che allontana l’Italia dal consesso delle nazioni civili.
Sono rimaste inascoltate le voci di tanti cittadini, di associazioni ed istituzioni. Ma esse esistono. Ci siamo fatti sentire prima e ci faremo sentire anche ora. Invitiamo tutti a dar vita ad ogni forma possibile, pacifica ma ferma di protesta. Quando si tradisce la Costituzione, è il momento della resistenza.
Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI
6 agosto 2019
Venerdì 9 Agosto 2019
PROGRAMMA
Ore 9:30 ritrovo delle Autorità e dei Cittadini presso il Palazzo Comunale e formazione del corteo;
Ore 10:00 celebrazione della Santa Messa officiata da Don Renzo Del Corno, nella Parrocchia di San Maurizio;
Ore 10:45 ritrovo presso il Palazzo Comunale con deposito della corona al monumento dei Caduti in Piazza 9 Agosto 1944;
Ore 11:15 visita presso il salone polivalente del Museo dell’Emigrante di Roasio, alla mostra di dipinti realizzati da Enzo Maio, dedicata alle vittime della strage, con la presentazione di un catalogo riportante, oltre le opere destinate alla mostra, uno scritto di critica artistica ed uno di ricostruzione storica dell’evento

Il testo dell’appello della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo
Mi appello a voi Senatori della nostra amata Repubblica perché votiate contro la trasformazione in legge del decreto sicurezza bis. Si inaspriscono le sanzioni e si applicano pene aggiuntive per i viaggi della disperazione. Si usa il pugno di ferro e si introducono nuove fattispecie di reato per cortei e manifestazioni. Tutto ciò contrasta gravemente con la civiltà del nostro Paese e peggiora radicalmente il livello reale di sicurezza dei cittadini. Ci si contrappone al disposto costituzionale, a consolidate normative internazionali, persino all’obbligo giuridico del soccorso a chi è in pericolo. La grande posta in gioco è lo stato di diritto, la salvaguardia e il rispetto delle libertà delle persone, la spinta verso l’eguaglianza, in sostanza le più grandi conquiste della Resistenza da cui è nata la Repubblica democratica. C’è odore di stato di polizia. Siamo in presenza di un imbarbarimento del dibattito pubblico, del dilagare di serbatoi di odio e di rancore nella vita quotidiana, di un degrado allarmante della convivenza civile. Con questa legge aumenteranno tensioni, divisioni, ansie, angosce, paure. Ci stiamo separando da quella idea di piena democrazia voluta dai Costituenti e perseguita con passione nei tanti decenni in cui l’Italia è uscita dalla catastrofe della guerra ed è diventata un grande Paese aperto, solidale, moderno. Siamo giunti a un punto estremo di offesa alla convivenza fra cittadini e di scardinamento della nostra bella storia di civiltà democratica. Al di là delle procedure e dello stesso esito della votazione, so che in tanti di voi, indipendentemente dalle appartenenze partitiche, c’è preoccupazione e forse imbarazzo e turbamento davanti a questo voto, che rimarrà nella storia politica di ciascuno; mi auguro che prevalga il vostro senso di responsabilità individuale, la vostra coscienza costituzionale: dal collasso della democrazia nascerebbe solo un’Italia peggiore, più isolata, più divisa, più povera, più meschina. E molto meno libera.
Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI
31 luglio 2019