Archive for the ‘Comunicati’ category
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Novembre 8th, 2018
Domenica 11 novembre 2018, in occasione della Festa Patronale di San Martino, presso la Casa della Resistenza di Sala Biellese sarà esposta la collezione “l’Unità in guerra”, composta di 14 stampe delle prime pagine dell’organo del Partito Comunista d’Italia (dal 1943, Partito Comunista Italiano) degli anni compresi tra il 1939 e il 1945, con disegni sovrimpressi di Renato Guttuso.
Un percorso cronologico che partendo dall’appello del 1 maggio 1939 alla pace e alla libertà contro l’oppressione fascista, arriva alla Liberazione dell’aprile 1945, passando attraverso gli imponenti scioperi operai del marzo 1943, la caduta del fascismo il 25 luglio 1943, l’inizio della lotta partigiana.
Un’opportunità per riscoprire il ruolo fondamentale svolto in Italia in quei drammatici anni dal giornale fondato da Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti che, scrisse Luigi Longo, “fu la voce più unitaria che si levasse allora, fu il cemento per stringere in un sol blocco tutte le formazioni partigiane e tutte le forze nazionali della guerra di Liberazione”.
Appuntamento domenica 11 novembre, dalle 9:30 alle 17:30, presso la Casa della Resistenza di via Ottavio Rivetti 5 a Sala Biellese.
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Ottobre 25th, 2018
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Ottobre 18th, 2018
SABATO 20 OTTOBRE 2018
ore 16.00 – Piazza Palazzo di Città – TORINO
A 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione il nostro Paese è attraversato da un’onda neraneofascista che è all’origine di gravi atti violenti e intimidatori. Non solo per le strade, ma addirittura all’interno delle sedi istituzionali, si stanno affermando partiti e formazioni politiche con richiami espressamente razzisti e antidemocratici che oggi come in passato minano la pace,l’unità tra i popoli, l’uguaglianza tra gli uomini e gli stessi principi fondanti della nostra democrazia.
Torino e Piemonte antifascisti rispondono all’appello dei partigiani per la difesa della democrazia e della carta costituzionale.
PROGRAMMA EVENTO:
ore 16:00 Intervento di Battista Gardoncini,
presentatore della manifestazione
ore 16:15 Esibizione One Blood Family
ore 17:00 Esibizione Coro Moro
Interventi e letture antifasciste
L’immagine in copertina del pittore Ugo Nespolo. Il 17 e 18 novembre, in tutta Italia, le giornate nazionali del tesseramento
Riace, un piccolissimo paese quasi spopolato della profonda Calabria, è diventato un simbolo nel mondo. Il modello Riace è semplicemente la straordinaria dimostrazione che si può costruire un efficace sistema di accoglienza diffusa, che l’integrazione rappresenta una importante occasione di sviluppo per il territorio, che costruire una società inclusiva e accogliente è un vantaggio per tutti. Un’utopia contro la quale negli ultimi mesi aveva fatto già balenare le sue accuse il Ministro dell’Interno: la colpa di Riace sarebbe quella di aver accolto troppo, anche oltre le decisioni delle commissioni prefettizie. Sta di fatto che i finanzieri stamattina hanno arrestato, ai domiciliari, l’uomo-simbolo di quella esperienza, il sindaco Mimmo Lucano, con l’accusa -tra l’altro- di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le inchieste della magistratura si rispettano sempre, ma questa ordinanza nei fatti blocca l’esperienza più significativa che dimostra come integrazione e accoglienza siano la chiave di volta per risollevare l’intero Paese. Restiamo in attesa di conoscere i dettagli del provvedimento, ma esprimiamo solidarietà al sindaco Mimmo Lucano e ci mobiliteremo per confermare tutta la nostra vicinanza alla comunità di Riace.
ANPI
ARCI
CGIL
LIBERA
ARTICOLO 21
Roma, 2 ottobre 2018
Domenica 7 ottobre 2018 avrà luogo il consueto appuntamento con “CAMMINARE LA RESISTENZA“, l’iniziativa promossa dall’Ecomuseo Valle Elvo e Serra in collaborazione con le sezioni ANPI Valle Elvo e Serra e Sala Biellese e con Legambiente Biella.
Con partenza dalla Trappa di Sordevolo, il percorso si snoderà fino al Varnei, alla baita che nell’autunno del 1943 vide la nascita di uno dei primi distaccamenti partigiani biellesi, il “Nino Bixio”: appuntamento alle ore 9:30 presso la Trappa.
Nel pomeriggio, alle ore 14:30, si terrà – sempre alla Trappa – la proiezione del docufilm IL PREZZO DELLA LIBERTA’.
Realizzato dalla Casa della Resistenza di Sala Biellese con la regia di Pier Giorgio Clerici, il film ricostruisce i tratti salienti della vicenda umana del professor Angelo Cova (1892-1945) attraverso i ricordi della figlia Vittoria (1935) – integrati da ricerche d’archivio – e la preziosa testimonianza di Giulio Jona (1931), a cui nel dicembre 1943 la famiglia Cova offrì ospitalità e aiuto per sottrarsi alla persecuzione nazista contro gli ebrei.
Antifascista fin dagli anni Venti, Angelo Cova fu a lungo osteggiato dal regime prima di trovare impiego come insegnante a Biella. Tra i primi a partecipare alla formazione del movimento partigiano biellese, fu arrestato nel dicembre 1943 e deportato nel campo di sterminio di Mauthausen-Gusen, da dove fece ritorno nell’estate del 1945 ormai irrimediabilmente debilitato nel fisico.
Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo, sul decreto in materia di immigrazione e sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri
Altro che Italia più sicura! Il decreto anti-migranti approvato dal Consiglio dei Ministri aumenterà il numero di clandestini perché limita enormemente il diritto di asilo; fa apparire il migrante come tale “diverso” e pericoloso riducendo così la gigantesca questione sociale dell’immigrazione ad un problema di ordine pubblico; introduce una sorta di apartheid giuridico per i richiedenti asilo i quali, se condannati in primo grado, si vedranno negare tale richiesta, mentre le leggi e la Costituzione sanciscono il principio di non colpevolezza finché la sentenza non è definitiva. Tutto il decreto è ispirato all’idea del castigo e della punizione, mentre il tema più importante da affrontare oggi è l’integrazione dei migranti nella vita quotidiana della società italiana, unica vera strada per garantire la sicurezza di tutti. Così si accrescono paure e xenofobie e si incentivano comportamenti razzistici e discriminatori, come già da troppo tempo avviene, anche a causa della campagna di odio verso gli stranieri (ma solo quelli poveri) perseguita dal Ministro dell’Interno. Sconcerta in questo quadro la colpevole acquiescenza dei membri 5Stelle del governo.
Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI
25 settembre 2018
Il chiudere le vostre porte
non ci chiuderà mai fuori.
Il chiudere le vostre porte
può solo chiudervi dentro
(John Trudell – Cuore di tuono- Sioux Santee)
L’assembramento di persone che hanno risposto all’appello del Coordinamento antifascista Biellese comincia ad invadere il giardino e la parte della piazza Lamarmora su cui si affaccia la Villa Schneider, dove il fascismo del passato ha dato le peggiori prove di sé in città nei venti mesi della Lotta di Liberazione. I compagni che giungono da Varallo sono furenti: “Siamo andati a bere un caffè nel bar lì all’angolo: lo sapete che ci sono due con la camicia della Decima Mas?”. Si minimizza: “Loro in due noi trecento” perché se appena scoppia una scintilla domani i media ne parleranno come di un grande incendio che oscurerà la marcia di oggi. A portare il benvenuto sul cancello della Villa, e a dare un senso di continuità storica, la Partigiana Lea Gariazzo, ed i Partigiani Franco De Marchi “Mela” ed Efrem Galliera “Orlando”.
La maggioranza dei presenti è sconosciuta a quelli che scendono in piazza da anni: sono giovani, donne, individui uno diverso dall’altro per cultura, appartenenza (anzi sarebbe meglio dire per mancanza di appartenenza) partitica. Sono cittadini quietamente indignati e preoccupati, ma soprattutto determinati a reagire all’ondata di razzismo e fascismo che pervade la quotidianità. Che vogliono farsi sentire, e che non temono di essere considerate antipolitiche perché usano la strada e la piazza come strumento per denunciare bisogni ed esprimere richieste. Persone che non vogliono continuare a credere nella dignità e nel rispetto.
Apre gli interventi Luciano dell’ANPI con alcuni brevi cenni storici ed una sottolineatura dell’ultima “impresa “di Casa Pound di ieri sera a Bari, e poi riporta la volontà dell’ANPI nazionale di costituire un Osservatorio permanente su Razzismo e Fascismo. Ora si possono srotolare gli striscioni, innalzare bandiere e cartelli, alcuni seri e diversi altri che la mettono sullo scherzoso. In breve questa marea variopinta si fa Marcia lungo la stretta via Gramsci. Ci si incammina lentamente, la strada sarà lunga, oltre i due chilometri e mezzo di oggi, bisogna saper programmare bene gli sforzi, seguendo le note sulle ruote del furgone ( mi dicono che si deve dire Sound System) guidato da Valter, alla cui regìa siede (anzi, cammina a fianco) Luca. La musica sparata alta attira i cittadini incuriositi (distratti, timidi o contrari alla nostra iniziativa? Ci interrogheremo su questo) ma non ne cattura granchè.
Riempire via Italia non è un problema, in Piazza Vittorio Veneto si fa la prima fermata per dare la voce ad Anita, che ci apre una finestra sull’omofobìa, e ad Alessandra, Cristiana e Viola che affrontano il sessismo dal punto di vista delle donne.
Si riparte, il colpo d’occhio su via Torino è una visione di cui dubitavamo fino a poco fa, e ci fa sciogliere alcune tensioni: che bei colori ha oggi Biella, sarebbe stato un vero peccato lasciarla del solito grigio senza attraversarla!
In via Addis Abeba ci accorgiamo che la strada così larga ci fa un cattivo servizio, sembriamo meno di quanti in realtà siamo, qualcuno ci dice che dovevamo fare gli striscioni più larghi per riempirla tutta. Ci fermiamo per far raccontare a Sonia le difficoltà e le esperienze di accoglienza alle persone che vengono qui per cercare una vita migliore (o forse, solo per poter vivere).
Raggiunta via Galimberti, Marco tratteggia i caratteri dei nuovi fascismi. La Marcia ha cominciato a sfoltirsi, siamo alle soglie delle due ore di cammino. Daniela sale sul camion e ci illustra una mappa dei bisogni della città e della sua composizione sociale.
In via 53° Fanteria chiude gli interventi Nicolò, che ringrazia i partecipanti e conferma che questo è solo l’inizio di un percorso, dando appuntamento ai prossimi impegni.
L’ultimo tratto ci porta nell’area dello Skate park. Ci si può permettere qualche spiritosaggine, tipo l’invito (una delle poche cose di oggi che arrivano dall’altro secolo a pensarci bene): –Chi non salta Salvini è– che viene accolto da quelli che hanno preso così tante botte da non ricordarle tutte con una vecchia battuta di Cipputi: Non abbiamo più la schiena di una volta. Ora sul camion ad eseguire musica dal vivo salgono il gruppo multietnico dei Metissage e altri rappers, mentre le bandiere e gli striscioni tornano nei loro foderi. Ci si saluta, ci si lascia momentaneamente, ma si sa di ritrovarsi da domani su foto postate sui social, sui messaggini e nelle mail. C’è soprattutto la percezione che saremo capaci a continuare, e che in questi compagni di viaggio c’è una consapevolezza condivisa: che sarà un impegno molto piacevole, anche se abbastanza faticoso, non perderci di vista al fine di valorizzare questa nostra diversità così fruttuosa. Sappiamo anche che dovremo lavorare per allargare gli inviti a chi vorrà entrare nel Comitato in formazione, e che finora, per tanti motivi, ma nessuno insuperabile, ne è rimasto fuori.
Restare umani, come abbiamo fatto questo pomeriggio, è un dovere per cui è valsa e varrà la pena spendersi.
Luciano Guala
ANPI Provinciale
Di ritorno dalla Marcia Biella Ribelle Antifascista Solidale
Il Comitato provinciale biellese dell’ANPI,
- indignato dalle notizie circa la presenza sul territorio biellese di organizzazioni politiche neofasciste;
- preoccupato da un clima politico spesso non rispettoso della Costituzione;
- richiamati i valori dell’Antifascismo e della Resistenza;
- ricordate le numerose iniziative nazionali e locali dell’ANPI volte a contrastare la recrudescenza dei fascismi,
aderisce alla manifestazione “BIELLA RIBELLE ANTIFASCISTA E SOLIDALE”,
auspicando che la manifestazione sia aperta alla più larga, plurale, democratica e non violenta partecipazione di tutti gli antifascisti e le antifasciste.