Domenica 5 Maggio 2019
Giardino di Palazzo Gromo Losa – Biella Piazzo
Ore 17:00
“DA VILLA SCHNEIDER A VIA MENTEGAZZI: L’ULTIMO VIAGGIO DI GUIDO”
Comunicato della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI
Il 25 aprile è Festa nazionale. La Festa della Liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista. Essa vedrà migliaia e migliaia di persone nelle piazze e nelle vie di tantissime città e paesi. Nessuno riuscirà a cancellarla.
Ci riferiamo, in particolare, a chi cerca di negarla, paragonandola ad uno scontro tra “fascisti e comunisti, mentre essa fu lotta vincitrice del popolo italiano contro il nazi-fascismo; a chi continua a gettare fango e fuoco sulla memoria delle partigiane e dei partigiani; a chi tenta con il solito argomentare razzista e ignorante di riportare l’orologio della storia al ventennio del criminale Benito Mussolini.
Il 25 aprile ricorda la vittoria degli ideali di libertà e democrazia che hanno spazzato via la dittatura. È il canto corale delle origini autentiche della nostra Repubblica. La maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani si riconosce con coscienza, fedeltà, entusiasmo e passione civile nella Festa della Liberazione. Saremo in piazza in tantissimi per ricordare che l’onore della Patria fu difeso dal suo popolo e per portare avanti ancora una volta gli ideali per cui lottarono i partigiani: un Mondo di Pace, più giusto e libero.
Viva la Resistenza, viva la Costituzione, viva l’Italia.
Presidenza e Segreteria nazionali ANPI
Roma, 23 aprile 2019
16 Aprile 2019
Al Quirinale una delegazione del Coordinamento nazionale “Mai più fascismi”. Tra i componenti Carla Nespolo, Susanna Camusso, Don Luigi Ciotti, Annamaria Furlan e Francesca Chiavacci
Una delegazione del Coordinamento nazionale “Mai più fascismi” ha consegnato questo pomeriggio al Presidente della Repubblica, On. Prof. Sergio Mattarella, una prima parte delle 300.000 firme raccolte per l’appello con cui si chiede alle Istituzioni lo scioglimento delle organizzazioni che richiamano la loro azione al fascismo e al nazismo. Il Coordinamento proseguirà nel suo impegno finché non sarà pienamente attuato il dettato antifascista della Costituzione.
La delegazione:
Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI
Don Luigi Ciotti – Presidente di Libera
Annamaria Furlan – Segretario generale CISL
Susanna Camusso – Responsabile Politiche di Genere e Politiche Internazionali della CGIL
Roberto Rossini – Presidente nazionale ACLI
Francesca Chiavacci – Presidente nazionale ARCI
Dario Venegoni – Presidente nazionale ANED
Sandra Bonsanti – Presidente emerita Libertà e giustizia
Vincenzo Manco – Presidente nazionale UISP
Albertina Soliani – Presidente Istituto Alcide Cervi
Mario Artali – Presidente nazionale FIAP
Spartaco Geppetti – Presidente nazionale ANPPIA
Pierpaolo Bombardieri – Segretario generale aggiunto UIL
Carlo Scotti – Vice presidente nazionale FIVL
Andrea Liparoto – Segreteria nazionale ANPI
Andrea Cuccello – Segreteria nazionale CISL
Roma, 16 aprile 2019
9 Aprile 2019
Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo
Il Ministro dell’Interno ha dichiarato che sarà in Sicilia il 25 aprile per uscire “dal dibattito fascisti-comunisti” e parlare di liberazione dalla mafia. È istituzionalmente doveroso che Salvini esca dalla sua brutale propaganda contro una festa nazionale che ricorda tante donne e uomini sacrificatisi per ridare all’Italia la libertà sottratta dalla violenza e dai crimini del fascismo e del nazismo. La liberazione dalla mafia è una battaglia quotidiana – come ci testimonia continuamente Don Luigi Ciotti – condotta con passione e impegno da magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e sacerdoti, non uno strumento retorico da usare per non onorare con il dovuto rispetto l’antifascismo e la lotta partigiana.
Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI
9 aprile 2019
Venerdì 12 Aprile 2019
Si avvicina la tornata elettorale e con questa la rincorsa di alcuni partiti a raggiungere il numero di firme necessarie a presentare la lista elettorale a Biella. Tra questi c’è anche casapound che attraverso la pagina facebook “Biella si rialza con casapound” sponsorizza i propri eventi. Nell’ultima foto pubblicata si può notare come sopra il banchetto preposto alla raccolta firme svetti una foto di benito mussolini, qualcuno potrebbe obiettare che il ritratto sia stato appeso al contrario e noi non potremmo che essere d’accordo. Questa cosa non ci stupisce più di tanto, è da mesi che denunciamo la natura fascista e violenta di questa organizzazione, ma ci fa venire un dubbio.
Il Biellese e ReteBiella.Tv hanno organizzato per questa sera un dibattito elettorale tra i diversi candidati alla poltrona di sindaco di Biella. Tra questi ci sarà anche la candidata della tartaruga frecciata Silvia Belli. Ci chiediamo se gli organizzatori dell’evento siano pronti a prendersi la responsabilità politica di fare da cassa di risonanza di un partito fascista. Non basta nascondersi dietro il dito della par condicio o del fatto che potendo casapound presentarsi alle elezioni allora va tutto bene e tutto può essere legittimato. Con questa operazione gli organizzatori del dibattito legittimano un partito che fa della violenza la propria pratica politica e che non si fa problemi a raccogliere firme sotto l’immagine del dittatore che per vent’anni morte e distruzione ha portato nel nostro paese.
Biella è Medaglia d’Oro per la Resistenza, tra pochi giorni ci ritroveremo tutti e tutte a onorare la memoria di chi ha lottato perché la nostra città si liberasse dall’oppressione nazifascista. Oggi c’è chi vorrebbe dare spazio e legittimare chi si rifà a quel periodo buio della nostra storia. Noi non ci stiamo!
Deceduto a Vigliano Biellese il 15 gennaio del 2018, Aldo Sola ha rappresentato per la comunità viglianese e per il mondo della cultura biellese un punto di riferimento di grande rilevanza: medico, partigiano, Sindaco di Vigliano Biellese dal 1975 al 1985, egli ha dedicato molta parte della sua lunga vita alla ricerca e allo studio, occupandosi intensamente di storia, di archeologia, di arte.
“Per l’intitolazione – spiega il Sindaco, Cristina Vazzoler – abbiamo pensato ad una cerimonia molto semplice, ma per noi fortemente simbolica, perché, immediatamente dopo la morte di Aldo Sola, fu naturale per tutti noi pensare di ricordare in questo modo la sua saggezza, la sua strenue difesa dei valori democratici, la sua profondità e disponibilità nei confronti del prossimo. La giunta quindi formalizzò in una delibera del febbraio 2018 l’intenzione di intitolare a lui la biblioteca, intraprendendo un iter normativo che prevede il coinvolgimento di più enti. Il 5 marzo scorso la Prefettura ha emesso il decreto autorizzatorio che abbiamo accolto con grande gioia, immediatamente comunicato ai figli Vittoria ed Edoardo, che l’hanno appreso con comprensibile emozione.
Per l’occasione, abbiamo pensato di coinvolgere in modo del tutto informale alcune persone che, con Aldo Sola, hanno condiviso l’amore per i libri, e per la nostra biblioteca. Ognuna di loro potrà offrire un proprio personale ricordo ed una testimonianza del percorso di studio comune, di confronto e arricchimento personale. Si tratta di Mario Coda, Bibliotecario-archivista del Santuario di Oropa; di Fausta Bolengo, docente e già Presidente del Consiglio di Biblioteca di Vigliano Biellese, di Miledi Bianca Battistello, bibliotecaria di Vigliano nel periodo in cui Aldo Sola fu Sindaco e furono promosse varie iniziative culturali da parte del Comune stesso. Ad introdurre gli interventi – conclude il Sindaco – saremo io stessa e Marina Coppe, Presidente del Consiglio di Biblioteca. Sarà un momento importante per la nostra biblioteca e per la nostra collettività, che è caldamente invitata a partecipare.”
1 Aprile 2019
La mozione del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia di accusa all’ANPI e all’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea del Friuli-Venezia Giulia di riduzionismo o addirittura negazionismo sul dramma delle foibe e dell’esodo, rappresenta una inaccettabile censura perché nega libertà e legittimità alla ricerca storica in base ad un pregiudizio di ordine politico e ideologico. È gravemente faziosa perché assume l’opinione degli estensori come inconfutabile verità, mentre in particolare in questa regione occorrerebbe bandire qualsiasi uso politico della storia e approfondire la conoscenza e il confronto su basi scientifiche. È un atto di irresponsabilità, perché, strumentalizzando il terribile dramma delle foibe, fomenta un clima di odio e di rivincita e riapre tensioni del passato con i Paesi confinanti, in particolare Slovenia e Croazia. Distorce e falsifica la legge che punisce “l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Si permette di delegittimare l’ANPI e l’Istituto regionale per la storia della Resistenza, rivelando così un intollerabile spirito di vendetta non solo verso questi istituti al servizio della Repubblica, ma specialmente verso la Resistenza. L’ANPI non si farà certo intimidire da questi grotteschi tentativi di sanzionare chi da settant’anni custodisce la memoria della Resistenza e difende la Costituzione; nello stesso tempo l’ANPI denuncia il disegno oscurantista e autoritario che sta prendendo piede nel nostro Paese e di cui questa mozione è una prova gravissima e lampante.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
1 aprile 2019