Venerdì 12 Aprile 2019
Si avvicina la tornata elettorale e con questa la rincorsa di alcuni partiti a raggiungere il numero di firme necessarie a presentare la lista elettorale a Biella. Tra questi c’è anche casapound che attraverso la pagina facebook “Biella si rialza con casapound” sponsorizza i propri eventi. Nell’ultima foto pubblicata si può notare come sopra il banchetto preposto alla raccolta firme svetti una foto di benito mussolini, qualcuno potrebbe obiettare che il ritratto sia stato appeso al contrario e noi non potremmo che essere d’accordo. Questa cosa non ci stupisce più di tanto, è da mesi che denunciamo la natura fascista e violenta di questa organizzazione, ma ci fa venire un dubbio.
Il Biellese e ReteBiella.Tv hanno organizzato per questa sera un dibattito elettorale tra i diversi candidati alla poltrona di sindaco di Biella. Tra questi ci sarà anche la candidata della tartaruga frecciata Silvia Belli. Ci chiediamo se gli organizzatori dell’evento siano pronti a prendersi la responsabilità politica di fare da cassa di risonanza di un partito fascista. Non basta nascondersi dietro il dito della par condicio o del fatto che potendo casapound presentarsi alle elezioni allora va tutto bene e tutto può essere legittimato. Con questa operazione gli organizzatori del dibattito legittimano un partito che fa della violenza la propria pratica politica e che non si fa problemi a raccogliere firme sotto l’immagine del dittatore che per vent’anni morte e distruzione ha portato nel nostro paese.
Biella è Medaglia d’Oro per la Resistenza, tra pochi giorni ci ritroveremo tutti e tutte a onorare la memoria di chi ha lottato perché la nostra città si liberasse dall’oppressione nazifascista. Oggi c’è chi vorrebbe dare spazio e legittimare chi si rifà a quel periodo buio della nostra storia. Noi non ci stiamo!
Deceduto a Vigliano Biellese il 15 gennaio del 2018, Aldo Sola ha rappresentato per la comunità viglianese e per il mondo della cultura biellese un punto di riferimento di grande rilevanza: medico, partigiano, Sindaco di Vigliano Biellese dal 1975 al 1985, egli ha dedicato molta parte della sua lunga vita alla ricerca e allo studio, occupandosi intensamente di storia, di archeologia, di arte.
“Per l’intitolazione – spiega il Sindaco, Cristina Vazzoler – abbiamo pensato ad una cerimonia molto semplice, ma per noi fortemente simbolica, perché, immediatamente dopo la morte di Aldo Sola, fu naturale per tutti noi pensare di ricordare in questo modo la sua saggezza, la sua strenue difesa dei valori democratici, la sua profondità e disponibilità nei confronti del prossimo. La giunta quindi formalizzò in una delibera del febbraio 2018 l’intenzione di intitolare a lui la biblioteca, intraprendendo un iter normativo che prevede il coinvolgimento di più enti. Il 5 marzo scorso la Prefettura ha emesso il decreto autorizzatorio che abbiamo accolto con grande gioia, immediatamente comunicato ai figli Vittoria ed Edoardo, che l’hanno appreso con comprensibile emozione.
Per l’occasione, abbiamo pensato di coinvolgere in modo del tutto informale alcune persone che, con Aldo Sola, hanno condiviso l’amore per i libri, e per la nostra biblioteca. Ognuna di loro potrà offrire un proprio personale ricordo ed una testimonianza del percorso di studio comune, di confronto e arricchimento personale. Si tratta di Mario Coda, Bibliotecario-archivista del Santuario di Oropa; di Fausta Bolengo, docente e già Presidente del Consiglio di Biblioteca di Vigliano Biellese, di Miledi Bianca Battistello, bibliotecaria di Vigliano nel periodo in cui Aldo Sola fu Sindaco e furono promosse varie iniziative culturali da parte del Comune stesso. Ad introdurre gli interventi – conclude il Sindaco – saremo io stessa e Marina Coppe, Presidente del Consiglio di Biblioteca. Sarà un momento importante per la nostra biblioteca e per la nostra collettività, che è caldamente invitata a partecipare.”
1 Aprile 2019
La mozione del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia di accusa all’ANPI e all’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea del Friuli-Venezia Giulia di riduzionismo o addirittura negazionismo sul dramma delle foibe e dell’esodo, rappresenta una inaccettabile censura perché nega libertà e legittimità alla ricerca storica in base ad un pregiudizio di ordine politico e ideologico. È gravemente faziosa perché assume l’opinione degli estensori come inconfutabile verità, mentre in particolare in questa regione occorrerebbe bandire qualsiasi uso politico della storia e approfondire la conoscenza e il confronto su basi scientifiche. È un atto di irresponsabilità, perché, strumentalizzando il terribile dramma delle foibe, fomenta un clima di odio e di rivincita e riapre tensioni del passato con i Paesi confinanti, in particolare Slovenia e Croazia. Distorce e falsifica la legge che punisce “l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Si permette di delegittimare l’ANPI e l’Istituto regionale per la storia della Resistenza, rivelando così un intollerabile spirito di vendetta non solo verso questi istituti al servizio della Repubblica, ma specialmente verso la Resistenza. L’ANPI non si farà certo intimidire da questi grotteschi tentativi di sanzionare chi da settant’anni custodisce la memoria della Resistenza e difende la Costituzione; nello stesso tempo l’ANPI denuncia il disegno oscurantista e autoritario che sta prendendo piede nel nostro Paese e di cui questa mozione è una prova gravissima e lampante.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
1 aprile 2019
MERCOLEDÌ 10 APRILE
Cinema Verdi – Candelo
Ore 21:00
LIBERE, di Rossella Schillaci
Film sulle donne durante la Resistenza e il primo dopoguerra
Martedì 12 marzo 2019, alle ore 20:30, presso la Sala Consiliare “Maria Bonino”, sita nel Palazzo della Provincia di Biella in via Quintino Sella 12 (entrata da piazza Unità di Italia), il Comitato provinciale biellese A.N.P.I. e il Coordinamento Biella Antifascista presentano il libro “Casapound Italia: fascisti del terzo millennio”, del ricercatore Elia Rosati. Sarà presente l’autore.