Archive for the ‘Comunicati’ category
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Febbraio 14th, 2018
MAI PIÙ FASCISMI – MAI PIÙ RAZZISMI
Manifestazione nazionale – Roma, 24 febbraio 2018
Diamo vita insieme a Roma, capitale della Repubblica nata dall’antifascismo e dalla Resistenza, ad una manifestazione che dev’essere davvero grande, popolare, pacifica, partecipata, patrimonio di quanti hanno a cuore l’inalienabile valore della libertà. Lo chiediamo a tutte le persone, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai giovani, alle ragazze, agli anziani, alle famiglie, alle comunità, indipendentemente dalle opinioni politiche, dal credo religioso e dai luoghi di provenienza.
L’Italia democratica, solidale, responsabile, civile deve alzare la testa e, unita, contrastare con gli strumenti della democrazia, del dialogo, della cultura e della partecipazione ogni deriva razzista, oscurantista, autoritaria ed ogni irresponsabile demagogia che fomenta paure, rancori, xenofobie. L’emigrazione è un irreversibile fenomeno di cui bisogna analizzare cause e responsabilità; coinvolge l’intera Europa e non si risolve con muri e barriere. La gestione delle politiche migratorie dev’essere una gestione sana e propositiva, che crei davvero le condizioni per una piena integrazione sociale nel rispetto del dettato costituzionale.
Il tragico tiro al bersaglio di Macerata contro inermi migranti conferma che il tema del razzismo e del fascismo è drammaticamente all’ordine del giorno; chi minimizza o addirittura sostiene i comportamenti criminali come la tentata strage è allo stesso modo corresponsabile della diffusione di pulsioni razziste e fasciste oggi presenti in segmenti per fortuna minoritari della popolazione. Ma esiste un’altra Italia, quella del volontariato, dell’associazionismo, della convivenza, della solidarietà, delle lotte democratiche; a questa Italia noi vogliamo dare voce.
L’ininterrotta sequenza di intimidazioni e atti di violenza fascista e razzista di questi mesi, come la provocazione di Como, ha messo in pericolo la sicurezza di tutte e di tutti, che dev’essere garantita dallo Stato democratico attraverso la partecipazione popolare, la promozione dell’eguaglianza sociale, l’integrazione, la conoscenza, la formazione civile e la coesione sociale, l’attività delle forze dell’ordine.
Con la manifestazione nazionale e unitaria del 24 febbraio, dopo le iniziative dei mesi scorsi a cominciare dal 28 ottobre 2017 e dopo le manifestazioni a Macerata e in molte altre città d’Italia, si deve rafforzare un paziente lavoro di valorizzazione della dignità della persona, dell’apprendimento culturale fin dall’età scolare, del recupero e della trasmissione della memoria, per riaffermare il valore della Costituzione e della sua piena attuazione. Fascismi e razzismi hanno provocato nel 900 le più sconvolgenti tragedie della nostra storia. Mai più!
Per unire: solidarietà e libertà siano il perno della democrazia di oggi e di domani.
Sabato 24 febbraio 2018: concentramento alle ore 13.30 in Piazza della Repubblica, avvio del corteo e arrivo in Piazza del Popolo dove avrà luogo dalle ore 15.00 la manifestazione.
LE ORGANIZZAZIONI PROMOTRICI DELL’APPELLO “MAI PIÙ FASCISMI”
Roma, 14 febbraio 2018
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Biella, 10 febbraio 2018
SE ALMENO PER STASERA
Cronaca da una Città medaglia d’Oro che dice No a razzismo e fascismo
E’ in Piazza Vittorio Veneto, ai portici dell’ Augusto,
che ci passa la paura, assillante da giorni,
che Biella non sarebbe scesa in strada a dire no al fascismo.
Ci vuole poco a tranquillizzarsi,
perché troviamo e ritroviamo un’umanità che crede ancora in se stessa
e sa di come sia necessario crederlo insieme.
Magari lasciandosi cantare e ballare come ora
al ritmo della musica
che sospinge da un furgone sonante a chiudere la fila.
Su per la stretta via Italia ricaschiamo nel vecchio vizio di contarci,
ma superata la soglia dei mille lasciamo che continuino altri,
che già sappiamo non lo faranno tanto bene.
Solo quando le bandiere, le gambe, le fiaccole ed i sogni
attraversano l’incrocio con via Garibaldi
la coda del serpentone, cresciuta a valanga, svolta su via Gramsci.
Solo in Piazza Lamarmora ci rendiamo conto
che entrare tutti nel cortile della Villa Schneider
sia un’impresa decisamente impossibile.
Ma la Piazza del Bersagliere è grande,
convogliando un pò il traffico al centro
la voglia di vivere insieme questo momento viene esaudita.
E’ sul pianale del palco mobile
che ci stupisce il fatto incomprensibile
che da qui sopra si vede meno che da terra:
sarà che l’emozione è forte,
forse sono gli occhiali che si appannano,
o sono gli occhi che si velano di nostalgie e di consapevolezze del presente.
Il silenzio di una piazza attenta ci sorprende
quando i nostri compagni di strada arrivati dall’Africa
portano i loro saluti in inglese, francese ed arabo.
E poi il discorso finale:
Matteotti, la Costituzione, le nostre 667 vittime,
il tricolore profanato a Macerata, e tanto altro ancora.
Ultima una Bella ciao corale e un po’ stonata,
che chiude una serata da non dimenticare,
che apre giorni in cui continuare a stare in guardia.
A volte ci domandiamo se saremmo stati in grado
di fare la scelta che hanno fatto i partigiani,
di lasciare tutto e salire in montagna.
Ci meraviglia il coraggio che hanno avuto,
la forza di superare le proprie paure
e buttarsi nell’incognito.
Ed allora, in questi tempi bui di nuovi fascismi
che hanno bisogno di nuove resistenze
possiamo darci una prima risposta:
non siamo megalomani o millantatori
se almeno per stasera
con molta modestia diciamo di sentirci un poco partigiani.
Mentre dal palco l’oratore, citando Ovidio,
ci invita, con la schiena dritta,
a guardare le stelle
Luciano Guala